Creare contenuti utilizzando Chat GPT o qualsiasi altro strumento AI nasconde delle insidie. Il dilemma colpisce fondamentalmente il copywriting e le strategie per la creazione di nuovi contenuti, ove l’uso Chat GPT nel marketing potrebbe nascondere pericoli e portarci a compiere errori anche grossolani.
La tecnologie AI possono semplificare un processo di scrittura faticoso, aiutando gli scrittori a superare l’angoscia della pagina bianca e ad accelerare il processo creativo. È quindi come una promessa allettante: soddisfazione senza sforzo.
Chi si occupa di copywriting ha sicuramente iniziato a esplorare il mondo dell’IA generativa alla fine del 2022, rimanendo affascinato dai rapidi successi che ChatGPT sembrava offrire. Uno strumento in grado di produrre paragrafi su paragrafi di copie apparentemente ben fatte a velocità fulminea. Era facile immaginare come ciò potesse rivoluzionare il lavoro consentendo la creazione di una mole vasta di contenuti. Tuttavia, il confronto con vari modelli di linguaggio di grandi dimensioni (LLM)/strumenti di IA generativa, faceva aumentare la consapevolezza dei rischi ai quali inevitabilmente si andava incontro. Quindi è necessario fornire delle linee guida e consigli per i marketer e i copywriter che guardano con giusta diffidenza alla rivoluzione dell’IA.
Pericoli nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale nel copywriting: ecco alcune regole da seguire
- Proteggi le informazioni proprietarie: Non inserire mai dati proprietari o sensibili nel modello di IA. Questo include dati aziendali, IP che non sono liberamente disponibili al pubblico, e informazioni specifiche del cliente come set di dati privati, strategie aziendali, rapporti interni, informazioni sui clienti e altri materiali confidenziali. Alcune aziende, tra cui Amazon, hanno vietato ai dipendenti di utilizzare strumenti come GitHub Co-Pilot e ChatGPT a causa della paura che l’IA potesse portare a una possibile fuga di dati confidenziali, dato il potenziale di memorizzazione degli input come dati di addestramento.
- Il consenso è fondamentale: Prima di utilizzare qualsiasi dato del cliente, assicurati di avere le necessarie autorizzazioni. Condividere dati con un modello di IA può essere considerato come una condivisione di dati e può violare gli accordi di riservatezza e le leggi sulla protezione dei dati.
- Rivedi rigorosamente gli output: Controlla sempre il contenuto generato per l’inclusione accidentale di dati sensibili. I modelli di IA potrebbero inferire dai dati forniti e generare involontariamente contenuti sensibili di terze parti basati sul loro set di dati esistente.
- Evita le violazioni dei diritti di proprietà intellettuale: Quando si utilizza Midjourney per creare immagini o ChatGPT per creare copie, evita di usare prompt “nello stile di X” che indirizzano il modello a imitare il lavoro di un individuo. Questo potrebbe violare le leggi sul copyright.
- Non fidarti ciecamente degli output: La capacità di inondare il dibattito pubblico con testi, immagini, video e set di dati generati automaticamente che forniscono prove apparentemente credibili per quasi ogni proposizione è un cambiamento radicale in termini di ciò che sembra un dibattito pubblico affidabile.
Come dovremmo utilizzare l’IA per evitare rischi?
L’uso responsabile e consapevole dell’IA può migliorare la creatività in tre modi ben definiti:
- Accelerazione: L’IA può aiutare a generare rapidamente idee iniziali, liberando la mente per idee più originali e innovative.
- Riflessione: Dopo aver scritto un articolo, l’IA può essere utilizzato per riassumere i punti chiave, garantendo che il messaggio sia coerente e completo.
- Variazione: L’IA può generare variazioni del contenuto originale, offrendo diverse prospettive su come presentare le idee.
Proviamo invece a sintetizzare con Chat GPT quali possono essere i rischi dell’uso dell’AI nel copywriting. Risponde al nostro prompt in questa maniera:
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- Perdita di Originalità: l’intelligenza artificiale potrebbe generare contenuti basati su dati esistenti, riducendo la freschezza e l’unicità del contenuto.
- Violazione della Privacy: l’intelligenza artificiale potrebbe includere accidentalmente informazioni sensibili o private nel contenuto generato.
- Inesattezze: l’intelligenza artificiale potrebbe fornire informazioni errate o fuorvianti se basate su dati inesatti.
- Mancanza di Empatia: l’intelligenza artificiale non può comprendere le emozioni umane, il che potrebbe portare a contenuti che mancano di empatia o sensibilità.
- Dipendenza Tecnologica: eccessiva dipendenza dall’IA potrebbe ridurre le capacità di scrittura e creatività degli umani.
- Violazione del Copyright: l’intelligenza artificiale potrebbe generare contenuti che imitano o copiano il lavoro di altri, portando a potenziali violazioni del copyright.
- Contenuti Non Contestualizzati: l’intelligenza artificiale potrebbe non comprendere pienamente il contesto o la cultura di riferimento, generando contenuti inappropriati.
- Bias Inconsci: l’intelligenza artificiale potrebbe spingere i contenuti verso stereotipi o pregiudizi presenti nei dati con cui è stata addestrata.
- Mancanza di Adattabilità: l’intelligenza artificiale potrebbe non essere in grado di adattarsi rapidamente ai cambiamenti di tendenza o alle nuove informazioni.
- Rischi Legali: l’uso improprio dell’IA potrebbe portare a violazioni di leggi sulla protezione dei dati, diffamazione o sulla riservatezza.
- Ottimizzazione eccessiva: l’intelligenza artificiale potrebbe creare contenuti eccessivamente ottimizzati per i motori di ricerca, perdendo autenticità.
- Mancanza di Intuizione: l’intelligenza artificiale non può “sentire” o “intuire” come un umano, il che potrebbe portare a contenuti meno persuasivi.
- Costi Nascosti: l’implementazione e la manutenzione di soluzioni IA potrebbero avere costi inaspettati.
- Sovraffidamento: la fiducia eccessiva nell’IA potrebbe portare a non revisionare o controllare adeguatamente i contenuti generati.
- Rischi di Sicurezza: le piattaforme di IA potrebbero essere vulnerabili a violazioni o attacchi informatici.
- Mancanza di Personalizzazione: l’intelligenza artificiale potrebbe non essere in grado di personalizzare i contenuti in base alle specifiche esigenze del pubblico.
- Riduzione dell’Occupazione: L’adozione massiccia dell’IA potrebbe ridurre la necessità di copywriter umani.
- Diffusione di Disinformazione: l’intelligenza artificiale potrebbe essere utilizzata per generare e diffondere notizie false o disinformazione.
- Mancanza di Etica: l’intelligenza artificiale non ha una bussola morale, il che potrebbe portare a contenuti eticamente discutibili.
- Rischi di Reputazione: l’uso improprio o incauto dell’IA potrebbe danneggiare la reputazione di un’azienda o di un marchio.
In conclusione, mentre gli strumenti come ChatGPT offrono enormi potenzialità, è essenziale utilizzarli con cautela e consapevolezza. Con le giuste precauzioni, l’IA può diventare un prezioso alleato nella creazione di contenuti di qualità. (liberamente ispirato da Bethan Vincent su Moz)