Migliorare i contenuti di un sito web è un’ottima strategia per migliorare il posizionamento sfruttando a proprio vantaggio gli algoritmi di Google. Per riconoscere i segnali della cannibalizzazione che inficiano il ranking e ottimizzare i contenuti di una pagina web servono alcuni accorgimenti e passaggi fondamentali a mantenere in salute il proprio sito.
Lavorare sui contenuti di un sito web per evitare la cannibalizzazione
Come l’albero è composto da tronco, rami e foglie anche il sito web è strutturato sulla base di una homepage, categorie, sottocategorie e pagine web. Come un albero ha bisogno di cure specifiche per crescere sano e poter dare frutti, così un sito web necessita di interventi mirati che ne consolidino l’architettura nel suo insieme. Lavorare sul contenuto di un sito web significa eliminare o aggiornare le pagine del sito che non generano più traffico e che sono finite in un limbo perché sono state pubblicate anni fa, non sono aggiornate o addirittura si tratta di pagine duplicate. Questi contenuti inficiano la qualità complessiva del sito poiché parte del crawl budget viene sprecato su pagine di poco valore che Google non reputa utili per gli utenti perché non aggiornate e quindi non meritevoli di essere mostrati nella SERP.
Cosa si intende per cannibalizzazione dei contenuti?
La cannibalizzazione dei contenuti e delle keyword si ha quando, a causa di contenuti simili presenti sul sito, alcune pagine si posizionano per la stessa serp, entrando in competizione tra di loro ed inducendo in confusione il motore di ricerca, che ha quindi delle difficoltà nel comprendere quale delle due (o più di due) sia la più rilevante.
Perché scegliere migliorare i contenuti esistenti anziché crearne nuovi
Quando vengono creati nuovi contenuti in un sito web, Google dedica tempo a esaminarli scansionando, classificando e indicizzando tutto. Una procedura laboriosa che può essere ovviata aggiornando semplicemente i contenuti del sito web, lavorando quindi su contenuti già esistenti per renderli appetibili da Google nel presente. Ciò è vantaggioso anche perché l’URL che riporta ai contenuti esiste già da tempo ed è già associata a keywords e target di riferimento. In questo modo i risultati arriveranno molto più facilmente poiché Google non apre da zero un nuovo processo di indicizzazione.
Quando bisogna impedire la cannibalizzazione e migliorare i contenuti di un sito web?
Il consolidamento dei contenuti di un sito web in ottica SEO è consigliato soprattutto quando due o più contenuti sono simili tra loro al punto che gli algoritmi di Google non riescono a decidere quale far visualizzare sulle SERP. Precedentemente, i siti web potevano posizionare più pagine sulla stessa SERP, comparendo nelle prime posizioni per la stessa parola chiave. Google ha però deciso di “democraticizzare” il processo di posizionamento in SERP aggiornando i propri algoritmi, e lavorando affinché un sito possa posizionarsi, come regola, con un solo intento di ricerca per pagina. Questo cambio di rotta è il fattore fondamentale per cui è necessario lavorare sui contenuti di un sito web. Per evitare di far sprofondare i risultati di un sito web è bene conoscere e tenere a mente due concetti chiave:
- contenuto duplicato, si tratta di un contenuto che è troppo simile a un altro e per questo i due contenuti entrano in conflitto per la stessa keyword. Non esistono penalità dirette per la presenza di contenuti duplicati, ciò che viene inficiato è il naturale posizionamento dei contenuti e quindi, indirettamente, il traffico sul sito web;
- cannibalizazione, in riferimento al processo che si instaura quando due o più contenuti competono per la stessa keyword. In questo modo i contenuti duplicati si auto sabotano, impedendo a vicenda di posizionarsi il più possibile in alto.
Perché si creano contenuti duplicati?
Il conflitto tra contenuti duplicati si crea per i motivi più disparati, spesso non intenzionali. Le motivazioni più comuni sono:
- la presenza di contenuti più datati, creati quando il fattore qualità non era ancora determinante nell’indicizzazione SEO dei contenuti web. Ciò spesso si traduce nell’esistenza di una miriade di contenuti simili tra loro, con keywords e parole similari. Dato che la qualità è diventata nel tempo fattore di ranking, i contenuti simili iniziano a competere tra loro dando avvio al processo di cannibalizzazione;
- quando da un’analisi SERP emerge che due keywords simili non generano contenuti correlati, al punto da arrivare alla conclusione che per ottenere risultati ottimi è preferibile creare due contenuti separati. Tuttavia, può succedere che dopo la pubblicazione i due target delle keywords si assomiglino così tanto da fondersi e a quel punto è meglio creare un unico contenuto per evitare che entrino in conflitto;
- inconvenienti tecnici legati al cambio di dominio o sottodominio. Se questi passaggi non vengono gestiti correttamente può succedere che lo stesso sito web risulti sotto due domini o sottodomini diversi. Così Google indicizzerà due versioni dello stesso sito web.
Come identificare contenuti duplicati in un sito web ed impedire la cannibalizzazione?
I modi di cercare opportunità di consolidamento sono molti, vanno dalla ricerca supportata da strumenti di analisi all’inciampare accidentalmente in un contenuto da aggiornare! Ci sono alcune situazioni che fanno scattare un campanello d’allarme e si trasformano in ottime opportunità per consolidare i contenuti esistenti nel sito web:
- quando un contenuto nuovo fa aumentare traffico e impressions al sito. In questo caso, per un contenuto che performa ce n’è un altro che sta decadendo a causa del miglior posizionamento del nuovo contenuto. A questo punto, l’opportunità di consolidamento si traduce nell’eliminare il vecchio contenuto con keyword simile, lasciando spazio al nuovo. In alternativa si possono aspettare un paio di mesi per comprendere se effettivamente i due contenuti possono coesistere, lasciando che l’algoritmo Google faccia il suo corso o inserendo collegamenti interni tra i due contenuti per rendere evidente in ottica SEO la loro correlazione;
- quando è necessaria una nuova strategia per incrementare la visibilità del sito web. In queste circostanze è importante analizzare i contenuti già pubblicati, andando a verificare il lavoro svolto precedentemente dalle keywords di interesse per la strategia da attuare;
- per individuare un processo di cannibalizzazione in atto su un sito web ci si può affidare a tool per analisi SEO. Strumenti come Google Search Console consentono di individuare immediatamente gli URL duplicati all’interno del sito attraverso l’analisi delle query. Si analizza ciascuna query ad alto potenziale, quelle cioè che hanno un numero di impressions elevato, una posizione media tra 20 e 50 e un CTR inferiore all’1%. A operazione conclusa si sarà individuata la query causa del contenuto duplicato e tutti gli URL interessati.