Guida ai Google Indexing API: quello che ti serve sapere
Il Google Indexing Api permette di indicizzare quasi istantaneamente qualsiasi pagina o articolo del tuo sito. L’integrazione di Google permette infatti di ricevere risposta in appena un solo minuto, anche se ci vorranno alcuni minuti prima che il sito web inizi ad eseguire la scansione dopo che l’invio risulta completato.
Questo è un modo rapido di dire a Google di eseguire la scansione ed indicizzare qualsiasi tipo di pagina indipendentemente dai dati strutturati. In questo modo non è necessario richiedere la scansione all’interno di Google Search Console. Vediamo insieme come funziona e cosa sono Google Indexing API.
Google Indexing API: come si installa il plug in
Per installare il plug-in è sufficiente andare nel pannello di amministrazione di WordPress. Cercare il plugin di Google Indexing API nella dashboard e installarlo.Oppure caricare il plugin tramite la dashboard di WordPress, aggiungendo il file zip. Un’altra modalità è quella di caricare il plugin tramite un FTP.
Oltre a quello sopra menzionato, anche Rank Math Seo implementa questa possibilità:
Rank Math SEO – Best SEO Plugin For WordPress To Increase Your SEO Traffic
… e probabilmente verranno implementati presto ulteriori sistemi che utilizzano le Google API indexing.
Se dovessero comparire degli errori e ti venisse negata l’autorizzazione per mancata possibilità di verificare la proprietà dell’URL, assicurati che l’account di servizio sia elencato come Proprietario per il sito in Search Console.
Puoi richiedere l’indicizzazione di pagine per gli URL in un dominio solo dal dominio stesso, non da altri siti Web. Questo anche se sono verificati con lo stesso account di servizio.
Come funziona il Google Indexing API
Il Google Indexing Api supporta le pagine contenenti dati strutturati di annunci e livestream. Viene consigliato l’utilizzo di Google Indexing Api esclusivamente su tali siti web.
Tuttavia Google esegue la scansione, indicizza e segue il link su qualsiasi pagina che invii utilizzando l’API, senza che siano necessariamente i dati strutturati.
Se Google non dovesse indicizzare la pagina cosa fare? In questo caso, se Google non dovesse indicizzare la pagina e sono passate più di 24 ore è necessario attendere anche delle settimane a volte prima di vedere un URL nei risultati di ricerca. L’utilizzo del plugin, infatti, non garantisce che le pagine vengano visualizzate immediatamente, anche se nei test fatti ciò è avvenuto di norma nel giro di pochi minuti.
Il Google Indexing API è uno strumento eccellente, perché in pochi minuti Google viene informato quando le pagine del sito vengono modificare, aggiornate o rimosse. Questo dà un’indicazione aggiuntiva al motore di ricerca che può finalmente conoscere e pianificare una nuova scansione delle pagine. Google Indexing API nasce per eseguire la scansione di pagine di annunci con elementi come JobPosting o BroadcastEvent che siano incorporati in una proprietà VideoObject. Si tratta di siti con molte pagine che abbiano una durata ridotta come gli annunci di lavoro o i live streaming video.
Quindi, di fatto, funziona – almeno per il momento – per siti di annunci di lavoro e live streaming
Con Google Indexing API è possibile aggiornare un URL, informando Google della presenza di un nuovo URL che deve scansionare oppure che i contenuti di un URL sono stati aggiornati.
Questo strumento permette inoltre di rimuovere un URL, nel caso in cui tu abbia eliminato una pagina dai server. Google rimuove istantaneamente la pagina dall’indice e non esegue più la scansione di quell’url. Infine, con il Google Indexing API è possibile conoscere lo stato di una richiesta e controllare l’ultima notifica per un preciso URL. Tutto questo permette di bypassare l’utilizzo della Sitemap, perché in questo modo viene chiesto al googlebot di scansionare le pagine prima di aggiornare la Sitemap.
Si suggerisce comunque di tenere le Sitemap aggiornate e di inviarle per la copertura del sito.
Come utilizzare Google Indexing API
Per far funzionare Google Indexing API al meglio bisogna aver completato i prerequisiti, attivare l’API indexing, creare un account di servizio, verificarne la proprietà in Google Search console e ricevere un token di accesso in modo da autenticarsi.
Una volta completata questa parte è possibile inviare richieste per dire a Google dell’esistenza di pagine nuove, modificate o rimosse.
Bing ha inserito nella repository WordPress un plugin per l’Index Now:
Riassumendo, il Google Indexing API è uno strumento che viene utilizzato per segnalare a Google quando aggiungi, aggiorni o rimuovi pagine dal tuo sito. In questo modo Google, con il suo Googlebot aggiorna l’indice, programma nuove scansioni e permette un continuo aggiornamento dei tuoi contenuti sulle SERP. Con il Google Indexing API puoi avere un miglioramento in termini di traffico e un sito indicizzato in tempo reale
Pagina ufficiale: https://developers.google.com/search/apis/indexing-api/v3/quickstart?hl=it