Vuoi scoprire come ho fatto ad aumentare il traffico organico del 200% su uno dei siti più popolari della mia regione, riuscendo a farlo identificare come una delle risorse più importanti per informazioni turistiche locali?
Con poche ma significative strategie è possibile, in un arco di tempo di 10-12 mesi, di apportare enormi benefici e trasformare un portale generico-informativo in una vera e propria miniera d’oro, frequentata da migliaia e migliaia di avventori o lettori abituali.
Strategia SEO sito web già avviato: procedura tecnica per raggiungere gli obiettivi
In molti si domandano come fare per poter creare una strategia funzionale per un sito web in pochi passaggi: la prima idea è quella di conoscere la storia completa del portale. Sono venuto infatti a conoscenza che il portale è attivo da oltre 10 anni, ed ha cambiato due volte il dominio subendo due redirect 301 di tutti i contenuti. Ho appurato che, nel tempo, i contenuti diventavano sempre più generalisti o promozionali/affiliate, a volte anche pieni di contenuti poco significativi e del tutto… noiosi.
L’idea che mi è stata proposta è quella di reindirizzare il sito su un nuovo dominio .it (prima era sul .org) e, nel contempo, quella di accrescere il traffico organico ottenendo una audience più rilevante.
Ho lavorato a fondo per pianificare una checklist di attività che potevano garantire il successo, considerata la casistica particolare che stavamo fronteggiando.
Inoltre, come spiego successivamente, sono sopraggiunte delle novità inaspettate, come la scelta del cliente di aggiungere uno shop all’interno del portale ove poter vendere prodotti già pubblicizzati su importanti marketplace.
Incremento del traffico organico: il sito già avviato
Per poter incrementare il traffico organico del sito web del sito già avviato – anche se oggetto di redirect – si è proceduto a mettere in atto una strategia mirata:
Identificazione dei contenuti di maggior successo
Prima della migrazione, ho analizzato le pagine che avevano il maggior traffico organico e coinvolgimento e ha scelto i contenuti da spostare sul nuovo sito web. Successivamente, è stata eseguita un’analisi specifica delle pagine rilevate ed è stato elaborato un piano per aggiornarle e migliorarle, sperando di ottenere risultati organici migliori.
Per fare ciò, il team di lavoro con cui ho collaborato ha condotto un’analisi dell’intento di ricerca per ogni parola chiave, assicurandosi che i loro contenuti fossero rilevanti e anche superiori a quelli dei loro concorrenti diretti.
Hanno utilizzato anche lo strumento SEO Writing Assistant e/o Seozoom, alternandoli a seconda delle effettive necessità, per verificare ogni porzione di contenuto in termini di SEO, leggibilità, tono di voce e originalità. Le metriche dei tool SEO di assistenza alla scrittura, seppur non così valide in termini assoluti, ci forniscono un rapido sistema di monitoraggio utile per chi deve lavorare in maniera massiva su tante url. Il lavoro, in questo modo, si semplifica e si velocizza in maniera significativa.
Redirect 301 dei contenuti
Il team di lavoro ha quindi creato un redirect 301 dal vecchio al nuovo dominio, in maniera tale che i visitatori venissero automaticamente reindirizzati al nuovo sito web, lavorando in maniera corretta sulla Search Console. Grazie al lavoro svolto finora ed al miglioramento applicato ai contenuti già pubblicati, il traffico è iniziato ad aumentare, così come le keyword posizionate, la frequenza di rimbalzo, i click e le impression.
Analisi dei contenuti mancanti
Nonostante la quantità di contenuti presenti fosse considerevole, il sito era carente di contenuti in settori specifici correlati semanticamente con le principali tematiche verticali del sito web.
L’esame con strumenti seo Semrush e SeoZoom ha consentito di comprendere quali contenuti non erano stati sufficientemente trattati. Si è proceduto, con i tool, a eseguire attività di keyword search collegate e all’analisi della concorrenza. Strumenti come SeoZoom o SemRush sono di valido aiuto per individuare una buona dose di keyword non troppo competitive che hanno consentito di accrescere il traffico e l’autorevolezza con relativa facilità.
Sono state quindi individuate una serie di key che potevano essere oggetto di contenuti nuovi, che avrebbero occupato posizioni rilevanti nelle query di ricerca (a volte si trattava addirittura di contenuti già presenti sul sito, magari citati e menzionati in maniera non esaustiva). Le query di ricerca avrebbero soddisfatto degli intenti che comunque i contenuti già presenti sul sito non avevano risposto.
Confronto con gli esperti del settore
Ne ho approfittato anche per confrontarmi con il team che produceva contenuti sul sito i quali, essendo esperti competenti del settore, avevano delle idee molto chiare sulla bontà o meno delle keyword restituite dai tool e sulla possibilità di redigere nuovi contenuti. Grazie a questo confronto è stato possibile migliorare ulteriormente i contenuti già pubblicati, in quanto alcune keyword avevano medesimo intento di ricerca di altre pagine pubblicate. Nonostante le tematiche del sito erano state oggetto di studi approfonditi, il confronto con gli esperti ha permesso di individuare le richieste principali che gli utenti volevano sapere dal web.
Nuovi aggiornamenti
Arrivati a questo punto, non potevamo esimerci dal proporre un sistema pratico per rimanere aggiornati sul main topic: si è pensato di impostare dei Google Alerts con argomenti chiave e keyword; nel contempo, si è proceduto ad impostare criteri di ricerca specifici su Google News e YouTube; per i social, grazie a BuzzSumo, siamo rimasti aggiornati sui contenuti più popolari del settore. Gli aggiornamenti (a volte vere e proprie novità legate a scoperte scientifiche) hanno avuto il compito di aiutarci a proporre nuovi contenuti ovvero, se già presenti sul sito, di aggiornarli.
Creazione di pagine ed hub personalizzati
La creazione di pagine e hub personalizzati è un punto che molti trascurano, a mio avviso in maniera del tutto errata. Lo studio dei problemi reali dei potenziali clienti del sito ci ha consentito di individuare topic personalizzati ai quali dedicare delle pagine specifiche >con contenuti verticali e mirati.Lo studio ha consentito di scoprire il profilo specifico del potenziale cliente del sito (sesso, età, località, stato di famiglia, situazione economica ecc.)ed individuare per quali motivi potevano atterrare sul sito, provenendo da Google, identificando quali domande si stavano facendo e quali risposte speravano di poter ottenere.
Questi contenti, grazie anche all’implementazione del markup corretto, hanno ottenuto la loro presenza nelle sezioni FAQ presenti in serp.
Gli hub tematici generati sono stati ovviamente collegati alle sezioni specifiche dei contenuti già presenti sul sito web. Grande attenzione, in questa fase, anche ai volumi di ricerca, con l’identificazione di key e topic rilevanti in grado di portare un buon numero di visite.
Nel nostro caso, il cliente ha preferito inserire delle apposite CTA creando delle nuove pagine di vendita Woocommerce, ottimizzate a loro volta (Title, descrizione prodotto, dati strutturati ecc.). I prodotti, già venduti sui marketplace più diffusi, sono stati ulteriormente migliorati nel loro contenuto riscrivendo con l’AI le numerose recensioni che nel tempo avevano ricevuto dai clienti.
La creazione di nuovi contenuti, nella fase iniziale, era praticamente ignorata da Google. La link building interna, assieme a procedure di instant indexing, ha consentito di velocizzarne l’indicizzazione.
Keyword transazionali
La presenza di una nuova area di vendita ha ulteriormente complicato il lavoro: se l’obiettivo era anche quello di convertire, dovevamo puntare in maniera più massiccia alle keyword transazionali. SeoZoom in questa fase ci ha aiutato molto nell’individuare le keyword che potevano generare maggiori lead.
La credibilità
Il lavoro svolto stava iniziando a dare i propri frutti: i numeri erano in crescita, ma ciò che ci rendeva orgogliosi è che i contenuti erano credibili ed apprezzati, generando visite ed iterazioni.
Per migliorare ulteriormente, il team di scrittura ha iniziato ad inserire citazioni di esperti, analisi statistica dei dati, commenti a risorse e studi esterni. L’idea era quella di far comprendere al lettore che i contenuti non erano presi da internet, ma elaborati da un gruppo di esperti.
L’incremento della popolarità e l’utilizzo di Trusted Shop nell’area vendite ci ha consentito di inserire recensioni reali di clienti e acquirenti, per aumentare ulteriormente la fiducia dei lettori.
Rimozione contenuti di bassa qualità
La rimozione di contenuti non necessari e di bassa qualità (i cosiddetti rami secchi del sito) funziona sempre. Abbiamo verificato:
- contenuti troppo brevi
- fuori tema
- scritti con una sintassi errata
- privi di senso logico
- inutili e poco credibili
- che hanno lo stesso intento di ricerca di altri presenti sul sito.
“Solo contenuti killer, no ai contenuti di riempimento”: il motto è stato questo.
Link Building interna
Una delle procedure più complesse è quella di valorizzare le voci presenti nel menu e i link interni. Tramite uno studio è stato possibile migliorare i contenuti facendo in modo che gli intenti di ricerca non si sovrapponessero e che le pagine andassero in competizione in serp tra di loro. La difficoltà è stata quella di inserire appositi collegamenti tra i contenuti con il conseguente miglioramento dell’alberatura e dell’organizzazione delle diverse pagine.
Ottimizzazioni parziali (esperimenti)
Grazie al team con cui abbiamo collaborato è stato possibile effettuare ottimizzazioni parziali delle pagine principali, veri e propri A/B test per migliorare o provare variazioni specifiche nei contenuti, magari con l’aggiunta di sezioni multimediali (solo in un secondo momento, il cliente mi ha notiziato della presenza di numerosi video realizzati sul proprio canale Vimeo verticali sull’argomento)
Gli esperimenti hanno migliorato il numero di interazioni e di conversioni. Sono state aggiunte sezioni FAQ anche alle pagine più popolari e nuove cta più efficaci
Audit continui dei contenuti
I tool Seo e i tool di Google hanno fornito dei dati in tempo reale che testimoniavano la qualità del lavoro svolto; inoltre, analizzando il posizionamento, il traffico e l’interazione sulla pagina, la profondità delle visite e il tempo di interazione, il team di lavoro è stato in grado di creare audit a metà mese e alla fine del mese per monitorare e migliorare continuamente i risultati.