Guida SEO avanzata: consigli pratici per migliorare il posizionamento
Se vuoi migliorare le prestazioni e il posizionamento del tuo sito allora le strategie SEO di base non sono sufficienti, è necessario fare leva su alcune tecniche più avanzate. Molti proprietari di siti internet trascurano l’applicazione di alcuni semplici regole e questo comporta spesso non riuscire a posizionarsi in cima alla SERP.
A volte bastano pochi semplici azioni lato SEO per spingere la concorrenza più in basso nei risultati di ricerca, come per esempio una strategia dei contenuti adeguata, un’analisi periodica di ciò che deve essere migliorato, tenere i contenuti aggiornati e avere il coraggio di eliminare contenuti che non funzionano, ma penalizzano il sito. Adottare queste regole lato SEO permette di fare quel qualcosa in più per la propria attività. In questo articolo ti spiego cosa puoi mettere in pratica per fare decollare il tuo sito e fare ciò che pochi fanno, garantendoti risultati che nessuno ottiene.
Strategia dei contenuti adeguata
Prima di tutto, quando si costruisce un sito occorre avere chiari gli obiettivi per poter ideare una strategia dei contenuti adeguata. Spesso si tende a creare contenuti nuovi, quando in realtà è molto più profittevole aggiornare i contenuti già esistenti per farli performare meglio. Ogni contenuto richiede tempo per il posizionamento, ecco che nell’economia del content creation è meglio dedicarsi prima ad aggiornare i contenuti già esistenti che hanno ottenuto buoni risultati. Per aggiornare i contenuti esistenti bisogna controllare i trend di rilievo e osservare le performance delle parole chiave già utilizzate.
I contenuti tendono a perdere freschezza e di interesse, specie se diventano obsoleti per l’utente. Anche i contenuti evergreen vanno aggiornati e perfezionati nel tempo. La strategia dei contenuti prevede che il sito venga organizzato in categorie di argomenti, cioè un gruppo di contenuti che ruota intorno ad un argomento centrale. I contenuti vanno organizzati intorno ad un contenuto Pilar e possono sfruttare link interni per trattenere gli utenti più a lungo sul sito.
I contenuti raggruppati per cluster di argomenti sono utili perché mostrano la competenza del sito per un tema specifico, posizionando il sito come autorevole ed esperto sul tema trattato. Questo modo di organizzare i contenuti richiede tempo, ma è in grado di fornire ottimi risultati. Vediamo ora come analizzare i contenuti già esistenti ed eliminare quelli che non performano o che danneggiano il posizionamento del tuo sito.
Eliminare contenuti inutili e non performanti
È sempre molto difficile decidersi di eliminare contenuti, specie se si è investito del tempo sulla loro elaborazione. Tuttavia un contenuto che non performa, che è obsoleto e non è possibile aggiornarlo e perfezionare per renderlo attraente al pubblico è solo un peso per il posizionamento del sito.
Ogni pagina e ogni articolo devono avere uno scopo ed un obiettivo chiaro. Quelli che non performano sono un ostacolo. Per scoprire quali sono i contenuti che vanno eliminati bisogna fare un content audit. Una volta analizzati i contenuti si possono mantenere i content che performano, migliorare i contenuti con un potenziale e fondere pagine per farle performare meglio. L’analisi dei contenuti va fatta almeno una volta all’anno. Dall’analisi emergeranno cose da correggere, articoli da eliminare, pagine da unire per un sito più performante e con maggiori possibilità di posizionarsi in alto nella SERP.
Evitare la cannibalizzazione delle keyword
La regola base di SEO è quella di non posizionare due contenuti con la stessa parola chiave, in modo da evitare la cannibalizzazione delle keyword. Tuttavia bisogna introdurre un elemento aggiuntivo: l’intento di ricerca. Non è un problema se due o più pagine del sito siano posizionate per la stessa keyword a patto che gli intenti di ricerca siano diversi. La cannibalizzazione avviene solo quando due o più pagine hanno anche lo stesso search intent.
Ti accorgi della cannibalizzazione delle keyword se le tue classifiche fluttuano eccessivamente o se gli URL classificati continuano a cambiare nelle SERP.
Per risolvere il problema è sufficiente rimuovere e reindirizzare le pagine cannibalizzate con un 301. Ottimizzare i contenuti cambiando search intent oppure le parole chiave è un’altra soluzione al problema. A volte invece è molto più semplice unire le pagine in un unico content.
Gestire i backlink per guadagnarsi autorevolezza
Spesso la strategia SEO che molti applicano è quella di cercare autorevolezza sulla SERP tramite nuovi backlink con una link building che è sì utile, ma spesso si trascura un’opportunità estremamente valida. Anziché cercare nuovi backlink per i tuoi contenuti sarebbe ottimale gestire l’internal linking per trasferire parte della link authority ad altre pagine del sito.
Ogni volta che crei nuovi contenuti dovresti valutare quali pagine hanno avuto una buona autorevolezza dei link per usare l’opportunità del collegamento interno e far rimanere l’utente più a lungo sul sito. In questo modo riceveresti molteplici vantaggi con uno sforzo molto inferiore rispetto alla link building da zero.
Vediamo ora come migliorare il sito e i contenuti per aggiudicarsi gli snippet in primo piano. Gli snippet in primo piano sono utilissimi per ricevere traffico di qualità, ecco perché vanno curati assolutamente.
Apportare dei miglioramenti e aggiudicarsi gli snippet in primo piano
Una delle novità di Google è che dal 2020 non è più possibile occupare sia la prima posizione nella SERP che lo snippet in primo piano. Lo snippet in primo piano è molto utile per il posizionamento, perché il modo in cui è strutturato invoglia gli utenti a cliccare sul link grazie alla presenza di un breve riepilogo di una risposta ad una domanda degli utenti che viene estratta dal contenuto della pagina del sito. È la cosiddetta posizione zero ed è molto ambita perché assicura moltissimo traffico.
Per aggiudicarsi gli snippet in primo piano ci sono alcuni accorgimenti che bisogna adottare. Bisogna individuare le pagine del sito che si trovano già nelle prime 10 posizioni e perfezionarle. Correggere i link che puntano a pagine 404 è il primo passo. Questo va fatto a prescindere dagli snippet, perché avere link rotti non aiuta a classificarsi. I link 404 sono più frequenti di quel che si pensi. È sufficiente utilizzare un tool di analisi dei backlink per scoprire se ci sono pagine 404 da sistemare.
Proprio perché è un errore frequente si può cogliere la palla al balzo e usufruire della link authority della concorrenza. Come? Togliendo i link ai concorrenti che hanno lasciato puntare su una pagina 404. Per trovarli è sufficiente utilizzare lo strumento di analisi dei backlink e inserire l’url della concorrenza. Si avrà così una lista completa delle pagine che puntano a una 404.
Nel momento in cui ne trovi una non devi fare altro che raggiungere il sito linkante e suggerire il tuo URL in sostituzione del contenuto mancante, a condizione che il contenuto che tu abbia corrisponda alla pagina sul sito del tuo concorrente. Se non hai un contenuto adatto ti basterà crearlo e proporlo al sito. Perché il sito linkante dovrebbe accettare la proposta? Perché li aiuterai a correggere i link in uscita con un contenuto di qualità, è una situazione win-win.
Posizionarsi grazie alle FAQ
Quando un utente fa una ricerca, in determinati casi, cerca risposte specifiche intorno ad un argomento più o meno definito. Le FAQ sono comodissime per gli utenti per ottenere risposte veloci e Google le ha introdotte per favorire la ricerca.
Il markup FAQ è uno dei più utili per il posizionamento dei contenuti. Google ha introdotto tra i risultati della SERP la possibilità di consultare le risposte a domande poste di frequente. Le FAQ emergono rispetto al resto dei risultati e gli utenti sono ben entusiasti di trovare risposte in modo più veloce. Per posizionarsi è sufficiente creare contenuti che rispondono alle domande più frequenti degli utenti intorno ad un determinato argomento. Lo schema FAQ se realizzato bene batte la concorrenza e stimola l’utente a esplorare il resto dei tuoi contenuti.
Vediamo ora come analizzare gli errori di scansione e correggere eventuali problemi per migliorare il posizionamento e l’indicizzazione dei contenuti.
Analizzare gli errori di scansione da correggere
È utile ricordarsi di analizzare i file di log per scovare gli errori e la loro causa, per trovare le pagine che non vengono scansionate e dove viene sprecato il crawl budget. Tenere sotto controllo questi dati ti avvantaggia, perché puoi correggere e migliorare ciò che funziona poco o male e aiutare Google a essere più efficace nella scansione del tuo sito. L’analisi dei file di log, per chi non lo conoscesse, è un modo per capire come Google scansiona il tuo sito e i problemi che deve affrontare quando lo fa. Per analizzare i file di log ci sono tool appositi che ti facilitano il lavoro: Screaming frog, Semrush e altri.
È sufficiente scaricare una copia del file di log del tuo sito e caricarlo nel tool per avere un’analisi dettagliata della situazione.
Non bisogna fermarsi alle strategie base, ma continuare ad approfondire e adottare nuove azioni per migliorare il proprio posizionamento grazie all SEO.